Alessandro magno concede fiducia al medico Filippo nonostante le insinuazioni di Parmenione - Versione latino matrix

Alexandrus Magnus cum Tarsum venisset Alexander, captus Cydni fruminis amoenitate per mediam urbem influentis, proiectis armis, plenus...

Alessandro magno, arrivato a Tarso, Alessandro – rapito dalla bellezza del fiume Cidno, che scorreva attraverso, la città – spogliatosi delle armi, pieno di polvere e sudore, si tuffò nell’acqua freddissima;

al che, d’improvviso, assalì i suoi muscoli un intirizzimento tanto che, strozzata la voce, non sussisteva non solo speranza di una cura, ma neanche possibilità di ritardare l’effetto letale del pericolo. Uno solo, tra i medici – il suo nome era Filippo – assicurava una cura;

tuttavia, una lettera di Parmenione, spedita il giorno prima dalla Cappadocia, infondeva un sospetto sullo stesso; Parmenione non a conoscenza del malanno occorso a Alessandro (letteralmente genitivo), aveva scritto di fare attenzione medico Filippo, perché costui era stato corrotto da Dario con una grossa somma di denaro. Alessandro, tuttavia, pensò ch’era di minor pericolo dar credito alla lealtà, dubbia, del medico, piuttosto che soccombere a morte certa.

Presa dunque la coppa in cui era contenuta l’essenza medicinale, (Alessandro) fece consegnare la lettera al medico e così, mentre beveva, fissò lo sguardo sul volto di quello, ch’era intento alla lettura. Come vide che era tranquillo si rinfrancò; e dopo tre giorni il quarto giorno guarì

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:50:56 - flow version _RPTC_G1.3