Ancelle pigre e irriflessive
Vidua quaedam quae industriae studiosissima erat... fine: ...somno oppletas ad operas vocabat.
Una certa vedova, che era assai amante del lavoro e ignara della pigrizia, per un'assidua abitudine svegliava le sue ancelle al primo canto del gallo affinché si applicassero nelle opere quotidiane.
Ma quelle erano colpite dalla noia di una così grande fatica e importando a loro di prolungare la quiete notturna e godere del sonno più a lungo, afferrarono il gallo e lo soffocarono.
Infatti erano giunte a tale punto di stoltezza che ritenevano che quello, svegliando dal sonno la padrona con il suo canto, fosse la causa dei loro mali. Ma furono tormentate da un male peggiore e scontarono le pene degne della loro pigrizia.
Infatti spesso la padrona, non sentendo il canto del gallo, a mezzanotte, molto prima dell'alba, svegliava le ancelle e, piene di sonno, le chiamava ai lavori.
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