Annibale e Maarbale - LITTERA LITTERAE e LINGUA MAGISTRA

Annibale e Maarbale versione di latino e traduzione dal libro LITTERA LITTERAE 1A E LINGUA MAGISTRA

in proelio apud Cannas inter Romanos Poenosque magna Romanorum multitudo occubuit....

Nella battaglia presso Canne tra i Romani e i Cartaginesi cadde una grande moltitudine di Romani.

Un piccolo numero di superstiti senza le armi e privo di cibo, cercava la salvezza e l'incolumità con la fuga per le città d'Italia. Annibale, lieto di cotanta vittoria, senza indugio si avvicinò con le truppe a Roma con marcia veloce. Allora i Romani furono invasi di un grande terrore. Infatti vi erano poche sentinelle entro le mura della città e le legioni avevano gli caccampamenti in regioni lontane.

Allora Maarbale, condottiero della cavalleria cartaginese, disse ad Annibale così: "Comandante, se tu avrai inviato contro i nemici tutte le milizie, senza dubbio espugneremo Roma". Ma furono disprezzate le parole del comandante dei Cartaginesi Maarbale: infatti Annibale temeva la virtù dei Romani anche dopo la disfatta di Canne.

L'esitazione del comandante fu dannosa per i Cartaginesi: il favore della versatile Fortuna abbandonò le vittorie e aiutò il popolo Quirito. I consoli arruolarono nuove legioni di reclute e vanificarono le vittorie precedenti di Annibale.

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