Annibale si rifugia presso il Re Antioco - versione di latino e traduzione

Annibale si rifugia presso il Re Antioco
versione di latino e traduzione

Hoc responso Karthaginienses cognito Hannibalem domum et Magonem revocarunt. Huc ut rediit, rex factus est, postquam praetor fuerat, anno secundo et vicesimo: ut enim Romae consules, sic Karthagine quotannis annui bini reges creabantur.

In eo magistratu pari diligentia se Hannibal praebuit, ac fuerat in bello. Nacque ex foedere penderetur, sed etiam superesset, quae in aerario reponeretur. Deinde anno post, M. Claudio L. Furio consulibus, Roma legati Karthaginem venerunt. Hos Hannibal ratus sui exposcendi gratia missos, priusquam iis senatus daretur, navem ascendit clam atque in Syriam ad Antiochum profugit. Hac re palam facta, Poeni naves duas, quae eum comprehenderent, si possent consegui, miserunt, bona eius publicarunt, domum a fundamentis disiecerunt, ipsum exulem iudicarunt.

Conosciuta questa risposta i cartaginesi richiamarono in patria Annibale e Magone. Quando vi tornò, fu fatto re, poiché era stato un pretore, per la seconda volta nel ventesimo anno: infatti come i consoli di Roma, così ogni anno a Cartagine erano eletti due re che duravano in carica un anno. Annibale si mostrò uomo di abilità pari a come era stato in guerra. Infatti fece in modo che da nuove tasse non solo ci fosse denaro da consegnare ai Romani in base al patto, ma che ne avanzasse per riporlo nelle casse dello Stato. Poi nell’anno seguente, sotto il consolato di M. Claudio e L. Furio, vennero da Roma a Cartagine degli ambasciatori.

Annibale pensando che quelli fossero stati inviati per richiederlo, ancor prima che venisse concessa loro udienza in Senato, salì di nascosto su una nave e fuggì in Siria da Antioco. Divenuto notorio questo fatto, i cartaginesi inviarono due navi per arrestarlo, se potevano seguirlo, confiscarono i suoi beni, distrussero la casa dalle fondamenta, giudicarono lui stesso un esule.