Assassini puniti - VERSIONE LECTIOR F. e traduzione

Assassini puniti
versione di latino dal libro lectior facilior 1

omnia maria omnesque terrae arionem cognoscunt. eius cantu aquae fluminum stabant (stare, fermarsi); sub umbra eiusdem(dello stesso) arboris iacebant canes et lepores, lupus et agnus....

Tutti i mari e tutte le terre riconoscevano (pres. storico ma lo traduciamo all'imperfetto) arione.

con il suo canto si fermavano le acque dei fiumi; giagevano sotto l'ombra dello stesso albero cani, lepri e lupi e angelli. quello visse a corinto, dove c'era il tempio di apollo, presso il re, il suo amico, periandro, il quale tratenne con se per molto anno e gli dono molto della sua ricchezza.

i marinai, il quale lo riportavano nella sua patri, complottavano contro la sua vita: infatti desideravano rapire i soldi a lui e i doni che egli dava a periandro. ma alcuni delfini, attirati dal suo canto, avevano circondato la nave, subito, li vide; si buttò in mare:

i delfini lo presero e lo riportarono a corinto dal re periandro: dopo alcuni giorni la violenta tempesta spinze la nave dei marinai che avevano aggredito arione alla spiaggia di corinto. allora il re li fece venire da lui e li condanno alla pena capitale

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