Augusto e i suoi successori - VERSIONE latino le ragioni del latino

Augusto e i suoi successori
versione di latino
traduzione dal libro le ragioni del latino

Augustus civium sententia deo similis erat. Nullus imperator in bellis ut augustus felix fiut aut in pace. Moderatus per multos annos solus gessit imperium civiliter vixit in cunctos liberalis in amicos fidus.

nullo tempore res romana tam florens apparuit augustummrtuum cives divum appellaverunt, Ttiberius successor rem publicam beatam sumpsit vespasianus apud Palaestinam imperator princeps obscure natus optimus imperator fuit privata vita fiut illustris in imperio moderatus sub vespasiano iudeca romano accessit imperio et hiuerosolyma urbs nobilis palaestinae. marcus aurelius philosophiae deditus stoicae non solum vitae moribus sed etiam eruditione philosophus evasit is fortunatam rem publicam et fortitudine et mansuetudine reddidit
Augusto per sentenza dei cittadini era simile ad un dio.

Nessun imperatore fu più felice di Augusto nelle guerre o più moderato nella pace per molti anni detenne da solo l'impero visse civilmente in armonia verso tutti e fedele verso gli amici. In nessun periodo la società romana sembrò tanto fiorente al punto che i cittadini denominarono Augusto "divino". Tiberio assunse come suo successore lo stato beato, Vespasiano fu un imperatore ottimo nato in Palestina moderato nell'impero e illustre nella vita privata sotto Vespasiano.

Arrivò all'impero e la città di Gerusalemme nobile città della Palestina. Marco Aurelio dedito alla filosofia stoica non solo per usi di vita ma anche per erudizione riconsgnò allo stato forza e mansuetudine

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