Cicerone racconta l origine di roma

Romulus, patre Marte natus, cum Remo fratre dicitur ab Amulio, rege Albano, ob timorem infausti oraculi, apud Tiberim expositus esse....

Si dice che Romolo, nato dal padre Marte, fu abbandonato col fratello Remo presso il Tevere da Amulio, re albano, per timore dell'infausto reponso.

Nel quale luogo, dopo che egli fu allattato da un animale selvatico e dei pastori lo accolsero e lo allevarono nel genere di vita e nei lavori agresti, si narra che superava di tanto gli altri per robustezza di membra e fierezza d'animo che tutti coloro che abitavano allora quei campi, gli obbedivano di buon animo e volentieri. Quando si offrì condottiero alle truppe di costoro, si tramanda che assalì Alba Longa, città forte e potente ai quei tempi, e uccise il re Amulio.

Ottenuta quegsta gloria (ablativo assoluto; lett. : ottenuta la quale gloria), si dice che fondò una nuova città e che avesse deciso di fortificar(la). Poi per la sua città scelse un luogo di incredibile vantagiosità. Infatti non la fondò presso il mare: infatti dei luoghi marittimi non sembrarono essere molto adatti per una città di pastori, alla singolare preveggenza e saggezza di quel famoso uomo.

Infatti un nemico marittimo e navale può presentarsi sulle rive del mare prima che si annunci il suo imminente arrivo, poiché i pastori non hanno nessuna pratica della navigazione e non sanno proteggere i litorali con una vigilanza marittima.

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