Corinto e il suo Istmo - Versione latino nova officina

Cum ea parte Graeciae, quae Attica nominatur, cohaeret ingens paeninsula cui nomen est pelopponnesus, platani folio simillima....

Corinto e il suo Istmo Autore: Sconosciuto Versione tratta da NOVA OFFICINA n. 93 pagina 144 Traduzione

Constatando quella parte di Grecia che è denominata Attica una enorme penisola che ha come nome (dativo di possesso) Peloponneso, assai simile ad una foglia di platano.

Quell'angusto passaggio tra il mar Egeo e Ionio, attraverso il quale è unito con la Megaride, è chiamato dai Greci Istmo. In quello vi è il tempio di Nettuno, presso il quale sono celebrati i giochi istmici.

Allo stesso modo nello stesso ingresso del Peloponneso vi è Corinto, città antichissima e nobilissima, dalla cui rocca la chiamano Acrocorinto. Gli abitanti possono vedere due mari. Fiorendo in opere e valendo in truppe marittime, fece molte guerra con i vicini. Nello stadio di Corinto, il console Flaminio, dal quale erano stati vinti i macedoni, donò la libertà a tutti i greci.

Nella guerra acaica, che i greci fecero contro i romani, il console Mummio espugnò una bella città che Cicerone chiama "luce" Grecia e la distrusse al suolo. Cesare restituì Corinto che mandò lì soldati veterani.

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