Creso e Solone (versione latino)
Olim rex Croesus Solonem, qui Sardes pervenerat, in hospitio accepit In eius regia Solon potuit videre quantae divitiae essent,«Tellum Atheniensem beatiorem te vidi»....Solum ubi adfinem vitae perveneris, tum iudicare poteris quae beatitudo tua fuerit».
Una volta il Re Creso aveva accolto in ospitalità Solone, che era giunto a Sardi. Nella sua reggia poté vedere quanto fossero grandi le ricchezze, quanto lo splendore, quale la magnificenza del re. Dopo che ebbe mostrato tutte queste cose a Solone, Creso gli chiese se avesse mai visto qualcuno che fosse più beato (pensava infatti di essere lui il più felice tra gli uomini). Ma il filosofo gli rispose: “Ho visto Tello l’ateniese più felice di te”. Allora il re fu preso da grande ammirazione, e chiese chi fosse quel Tello, che il saggio reputava tanto beato.
E a questo Solone:"Affinchè una vita sia reputata veramente beata beata, non bastano le ricchezze, delle quali vedo certamente che tu abbondi. Reputo che Tello fosse più beato di te perché lo fu fino alla fine della sua vita; infatti poiché aveva dei figli straordinari e onesti, una bella moglie e pudica, mezzi moderati che a lei erano sufficienti per vivere, arrivò alla fine della vita senza gravi sventure”. Ma quale sarà la tua vita?
Solo quando arriverà la fine della vita, allora potrai giudicare quale sarà stata la tua beatitudine."
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