De scholarum feriis
Saepe hiemis mensibus, cum dies tristes ac breves sunt, discipuli de feriis aestivis cogitant....
Sulle ferie delle scuole.
Forse dopo questi mesi di pigrizia i maestri non li promuoveranno: il castigo sarà emblematico.
Spesso durante i mesi invernali, quando i giorni sono tristi e brevi, gli allievi pensano alle ferie estive. Pertanto stabiliscono molte decisioni e sognano i lietissimi tempi liberi, i luoghi molto ameni, il profondo riposo.
Alcuni dicono: "Ci dirigeremo verso il mare integro" altri pensano "percorreremo i monti impervi, percorsi inaccessibili". Ma per tutti gli allievi è evidente quale sia la condizione di tutte queste ferie: la fine della scuola. Perciò molti per nove mesi s'impegnano di notte e di giorno nello studio quotidiano, talvolta anche durante la domenica.
Alcuni non optano di sostenere quest'impegno e trascorrono le giornate oziose. Desiderano fare altre cose, essere altrove, applicarsi ad altre cose: non portano a termine il proprio dovere di alunni.
(By Cenerentola 70)
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