Dialogus Titi et amici
Habesne pecuniam, Tite? Non habeo, amice. .... nam ad septuagesimum primum vitae annum nuper perveni!
Non hai denaro Tito? - O amico non ne ho. Hai oro o argento? Per nulla. - Che dici del vitto?
Almeno questo lo possiedi ? Per nulla. Perché ti trovi in tale povertà? Che ti è accaduto Forse che una tempesta ha devastato i tuoi campi? Forse la ruggine ha rovinato i tuoi arnesi da lavoro? Mi risulta che non è così. conosci Lucilla, la figlia di Aulo? La conosco. È una bella fanciulla e fatta benissimo, la fama della quale è nota a tutti. Sono stato già da un pezzo tanto preso dall'amore di lei da trascurare le fatiche e la cura dei campi, da dimenticare di portare al pascolo gli armenti, da non pulire gli attrezzi da lavoro, pensando solo a lei notte e giorno.
So di sbagliare ma non posso togliermi di dosso la causa dei miei sbagli. Forse che lei non sa dei tuoi sentimenti? Magari! Per poterla sposare ho parlato con suo padre Aulo, ma invano. Per quale ragione? Non sei sempre stato un uomo probo e un contadino operoso?
Si. Ma per la mia età le nozze non ci saranno mai, perché ella rifiuta di essere unita in matrimonio con me. Ella infatti è una ragazza di sedici anni. E tu? Certo credo che tu sia un tantino più vecchio di lei.- Ridi? Non sono ancora vecchio: infatti sono arrivato da poco a settantuno anni d'età!
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