Giove adirato
Iuppiter vidit ex monte Olympo homines deum contemptores et saevae caedis avidos et, admodum iratus, concilium convocavit.... "Tranquilli este: nova hominum stirps bona et quieta, terram incolet!"
Giove vide dal monte Olimpo che gli uomini disprezzavano (contemptor, contemptoris) dio e desiderosi di violenta carneficina e, molto irato, convocò il concilio (degli dei).
Il padre degli dei e degli uomini sedeva su un alto trono di marmo, teneva nella destra uno scettro d'avorio e muoveva la spaventosa testa tre e quattro volte. Dopo mostrò la sua indignazione con dure parole (e disse:) "la cattiva reputazione degli uomini è grande; l'ospite viola l'ospite, il figlio non assicura devozione al padre, il fratello combatte con il fratello.
Dunque sentite il mio giudizio: gli uomini pagheranno le colpe con dura e repentina morte". Gli dei approvarono le due parole del dio a gran voce. Tuttavia la sciagura del genere umano fu causa anche di grande dolore, e così alcuni dei chiesero a Giove: "Salva gli uomini, o Giove benevolo (vocativo)!
Chi porterà vittime sacrificali e incensi (tus, turis) sui nostri altari? Ma il re dei cieli rassicurò gli animi: state tranquilli: abiterà la terra una nuova stirpe, onesta e Pacifica.
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