Grandezza e miseria dell' animo umano - versione latino Perducere

Grandezza e miseria dell'animo umano
Versione di latino da Sallustio libro Perducere
Inizio: Falso queritur de natura sua genus humanum Fine: culpam ad negotia transfert.

A torto il genere umano si lamenta della sua natura poiché debole e di breve durata è governata dal caso piuttosto che dalla virtù.

Infatti al contrario col riflettere si scopre che niente è più grande e più eccellente della natura umana. Più lo zelo degli uomini che la forza e la circostanza manca alla nostra natura. Giuda e signore della vita umana è l' animo.

E dove l' animo avanza per la via della virù verso la gloria, è abbondantemente valente, potente e famoso e non ha bisogno della fortuna perché essa non può né dare né sottrarre a nessuno zelo e altri modi buoni di agire. Se invece l' animo degli uomini, preso da corrotta bramosia si è abbandonato nell' inerzia e nella dissolutezza vaendosi per poco tempo di rovinosa passioe, dove le forze, il tempo, l' ingegno si sono dissoluti nell' indolenza sono accusate le debolezze della natura: si attribuiscono le proprie colpe alla difficoltà della circostanze

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