Guarda dove metti i piedi- Versione latino da Maiorum lingua

Versione di latino
LIBRO Maiorum lingua

Narrant olim astrologum quendam qui noctu sidera contemplaturus saepe domo agrediebatur, olim, cum extra urbem ambulans oculos et mentem in astris defixos teneret, puteum non vidisse et in eum delapsum esse....

Narrano che una volta un astronomo, che di notte spesso aveva intenzione di guardare le stelle, usciva di casa, quando, camminando fuori dalla città, tenendo fissi gli occhi e la mente alle stelle, non vide una buca e vi cadde.

E poiché si lamentava molto per quella caduta e inutilmente si sforzava di uscire da quel luogo, un viandante che per caso passava per quel luogo, uditi i lamenti dell'uomo, dopo essersi avvicinato al pozzo, lo vide e, senza alcun indugio, lo soccorse e gli affrì aiuto per uscire dalla buca. Dopo che l'astronomo si riprese dalla paura, il viandante gli domandò chi fosse e che cosa faceva da solo nel mezzo della notte.

Allora l'astronomo raccontò che era caduto nella buca poiché non l'aveva vista, dato che teneva gli occhi fissi al cielo per contemplare le stelle.

Allora il viandante rispose: " Io davvero mi miraviglio che tu, mentre contempli tanto attentamente i corpi celesti, non vedi le cose terrene, che sono davanti ai tuoi occhi. Quando cammini, dunque usa gli occhi come guida".

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