I contadini e i soldati - VERSIONE latino e traduzione
I contadini e i soldati
Versione latino libro Tudor Tomo I N. 19 PAG. 39,
Romani cum delectum habebant iuvenes vel peditatui vel equitatui ascribebant....
I Romani, quando avevano le truppe, iscrivevano i giovani o alla fanteria o alla cavalleria.
Il capo dell'esercito era console e le insegne dell'impero erano i fasci. Nelle battaglie i soldati utilizzavano archi, frecce e spade. Quando non c'era la guerraa, gli strateghi e i centurioni allenavano negli accampamenti con la cors e altre attivitò la fanteria e la cavalleria: erano così dotati di prestanza fisic, erano capaci di flettere le ginocchia, imparavano ad evitare il lamento, ad avere ossa forti, ad essere rapidi nei movimeti, ad osservare senza rimori le orribili vittime, a sostenere l'impero dellla fanteria, ad essere pronti al tumultoe all'impeto della guerra, a non cedere alla paura.
Dopo la fine del servizio militare i cittadini romani ritornavano alle loro case, dove madri e sorelle, spose e anziane suocere avevano spettato il lo ro ritorno.
Allora riprendevano le opere agricole: aravano i campi, conducevano al pascolo le pecore e le capre, coltivavano viti e ulivi, tendevano nei laghi e nei fiumi reti per i pesci, catturavano armati con giavellotti e archi, bestie nei boschi e nelle gallerie, davano a se e alla famigli cibo.
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