I doni di Giove Capitolino

Iovi Optimo Maximo in Capitolio duces victores dicabant ea quae ex urbe profecturi vovissent...clipeos aureos, signa aenea, coronas, rostra navium, torques, enses.

I condottieri vittoriosi indicavano nel Campidoglio a Giove Ottimo Massimo quelle cose che stando per partire dalla città avrebbero promesso in voto. La tarla del legno inchiodò (s'inchiodò sul legno)

in favore di Giove le spoglie di Tolumnio che era stato distrutto, il dittatore Mamerco Emilio per ordine del popolo diede in dono a Giove una corona d'oro del valore di una libbra.

Furio Camillo trionfando sui Volsci pose nella cappella di Giove tre coppe d'oro. Pompeo trionfando per la terza volta consacrò nel Campidoglio sei coppe di mirra. Anche le popolazioni esterne inviavano doni. I Cartaginesi a seguito di svariate vittorie inviarono a Roma i legati con una corona d'oro, affinché venisse posta nella cappella di Giove, dal re Attalo venne messa nel Campidoglio una corona di gran valore.

erano dunque appesi moltissimi doni sulle cupole e le pareti di quel famoso tempio: rotondi scudi d'oro, immagini di bronzo, corone, rostri di navi, collane, spade. (by Maria D.)

Testo latino completo

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