I giardini dei romani

Romani magna cum cura hortos colunt. Galba in via Aurelia hortos habet; in Pincio horti Sallustiani sunt; Columella Hortensii hortos amplos commemorat....

I Romani coltivano i giardini con grande cura. Galba ha giardini sulla via Aurelia; Sul Pincio ci sono i giardini Sallustiani; Columella ricorda i vasti giardini di Ortensio, Svetonio loda quelli di Mecenate.

Giulio Cesare dove Cleopatra dimorò abbellisce giardini splendidi e sontuosi con statue antiche, dipinti, vasche di marmo per pesci e padiglioni ombrosi.

I giardini hanno (dativo di possesso) un aspetto fatto con arte. Nel parco c’è una grande abbondanza di tigli, lauri, cipressi, platani; nel frutteto verdeggiano peri, meli, fichi, ciliegi e mandorli: nel vivaio custodiscono aquile, galline, capre, elefanti, cervi ed orsi vivi; nel roseto ci sono i fiori delle rose, nell’aiuola delle viole ci sono i fiori delle viole.

L’acqua corrente delle fontanelle irriga le erbe, e cibo delicato nutre le murene nelle vasche per i pesci.

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