I libri sibillini

Quindecemviri libros Sibyllinos Romae custodiebant, et in calamitatibus periculisque eorum oracula consulebant ac in Curia senatoribus responsa renuntiabant....

I quindindicenviri custodivano a Roma i libri sibillini e consultavano i loro oracoli nelle calamità e nei pericoli e addirittura nella curia riferivano i responsi ai senatori.

La Sibilla romana, quando Tarquinio il Superbo regnava (letteralmente presente "regna"), andò a Roma e offrì al re a prezzo eccessivo nove libri con gli oracoli di molte sibille:

fu derisa dal re. Allora gettò i libri nel fuoco e per sei dei rimanenti propose il medesimo prezzo; Fu derisa dal re ancora di più, (ma) a propria volta bruciò tre libri e per i restanti chiese altrettanto.

Il re infine commosso dalla tenacia della donna, pagò il prezzo e conservò i libri nel Tempio Capitolino. Molto dopo il popolo aumentò il numero dei libri fino a dieci e Silla fino a quindici.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:51:34 - flow version _RPTC_G1.3