Il canto di Orfeo

Orpheus, poeta Tracius, Eurydicam amabat et illa pro eo vivebat: pulchri et felices erant....

Orfeo, poeta Tracio, amava Euridice ed ella viveva per lui; erano belli e felici. Egli con il suono della lira muoveva i sassi, le piante, gli animali e con il soave canto le altre cose, poichè era figlio di Apollo e della Musa Calliope e aveva appreso quell'arte dai suoi genitori.

Ma un giorno questa felicità ebbe fine.  Mentre Euridice rifugge l'ammirazione di un pastore attraverso i prati, la morse una vipera e la uccise.

Allora Ofeo pianse la sua morte e suonò una musica triste. Scese negli Inferi e tentò di commuovere con il suo canto ed implorò il ritorno di Euridice; pianse molto, pregò,  cerco di ottenere la benevolenza ed il favore degli dei. Tutti gli abitanti degli Inferi, stupefatti, udirono il soave canto di Orfeo: gli dei sentirono i suoi lamenti ed Euridice poteva ritornare viva sulla terra, ma Orfeo non doveva durante il viaggio guardarla.

Ma il maritò la guardò e subito le ombre degli Inferi la presero. Orfeo pianse invano e compianse il suo triste destino.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:25:40 - flow version _RPTC_G1.3