Il mito di Icario ed Erigone (I Parte)

Icarius, Atticae incola, diu hospitium praebuerat deo Dionyso qui ob beneficium ei artificium faciendi vinum aperuit... quem comitis mortis auctorem putabant, eum necaverunt. Paulo post in denso nemore eius corpus sine sepultura abdiderunt

TESTO LATINO COMPLETO

Icario, abitante dell'Attica, aveva offerto a lungo ospitalità al dio Dioniso che per il favore gli rivelò l'artificio di fare il vino. Quando sopraggiunse il tempo della vendemmia, Icario prese dalla vigna una grande abbondanza d'uva e preparò il vino delizioso.

Dato che era benevolo, desiderò donare ciò anche agli altri uomini: perciò caricò un otre di vino sul suo asinello e percorse l'intera regione.

Quando giunse in un campo, vide alcuni pastori, che consumavano una modesta cena e gli offrì il suo vino. Anche se Icario li aveva avvertiti sulle conseguenze del vino, gli avidi pastori bevvero in modo eccessivo e si ubriacarono per il bere smoderato. Appena videro un proprio compagno che giaceva ubriaco sul prato, lo considerarono morto ed accusarono Icario di avvelenamento.

Perciò, dopo che avevano ritrovato Icario, che consideravano l'assassino del compagno morto, lo uccisero. Poco dopo nascosero il suo corpo in un fitto bosco senza sepoltura.

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