Il perfetto comandante
Dux, qui tironem vel militem diu armis desuetum ducturus est, singularum legionum vires, animos, consuetudines diligenter exploret....
Il comandante, che è in procinto di condurre (perifrastica attiva verbo ducturus est) un giovane soldato o un soldato disabituato a lungo alle armi dovrebbe esaminare diligentemente le forze delle singole legioni, gli animi, le consuetudini.
Dovrebbe porre come principio (assumere) l'autorità e la massima severità, vendicare tutte le colpe militari, non dovrebbe concedere il perdono (perdonare) ad alcuno dei disertori. Nel momento in cui i nemici si aggirano senza timore qua e là per il saccheggio, allora dovrebbe inviare i cavalieri stimati o piuttosto i fanti con i giovani soldati per accrescere in quelli l'esperienza e nei rimanenti l'audacia (ut... crescat prop finale retta da mittat).
Disponga le imboscate (le sorprese di guerra) presso i transiti dei fiumi, i precipizi dei monti, la strettoia delle selve, gli impedimenti delle vie e delle paludi, ed egli stesso pronto invada i nemici mentre mangiano o dormono o vagabondano in modo sicuro o nel momento in cui non nutrono alcun sospetto così che in tali scontri i soldati stringano la sua fiducia (la fiducia di sé) (prop consecutiva ita ut colligent).
(By Maria D. )
Versione tratta da Vegezio
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