Il re Pirro e il generale romano Fabrizio
Bello Tarentino Fabricius inter legatos apud regem venerat, eique rex promiserat se quartam partem regni ei daturum esse, sed corrumpere non potuerat.
Postea contra Pyrrhum Fabricius est missus; vicina castra... Tum rex ad Siciliani contendit. Consules deinde M'. Curius Dentarus et Comelius Lentulus adversum Pyrrhum missi sunt. Curius contra eum pugnavit, exercitum eius cecidit, regem fugavit, castra cepit
Durante la guerra Tarantina Fabrizio era giunto tra i legati presso il re, ed il re gli aveva promesso che gli avrebbe dato un quarto del regno, ma non era riuscito a corromperlo.
Poi Fabrizio fu inviato contro Pirro; lui ed il re avevano l'accampamento vicino. Il medico di Pirro andò di notte da Fabrizio, promettendo che, nel momento in cui fosse stata accettata la rimunerazione, avrebbe ucciso Pirro.
Fabrizio ordinò che costui fosse ricondotto in patria incatenato e che fosse riferita a Pirro l'insidia del medico. Allora raccontano che il re, preso dall'ammirazione, avesse pronunciato tali parole: "costui è Fabrizio, colui che può essere smosso dall'onestà più difficilmente del sole dal proprio corso." allora il re si lanciò verso i Siciliani.
Poi vennero inviati contro Pirro i consoli m. Curio Dentato e Comelio Lentulo. Curio combattè contro costui, l'esercito di costui Cadde, mise in fuga il re, prese l'accampamento. (by Maria D.)
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