Il riposo nell'ora della canicola (versione latino)

Hora caniculae est: natura languet, terra rimarum plena est, glebae... familia cubant. Nec tamen natura cessat: nam in vineis maturant uvae.

È l'ora della canicola: la natura illanguidisce, la terra è colma di spaccature, le zolle sono secche e desiderano la pioggia da lungo tempo.

Non ci sono messi, ma paglia secca, gradita agli asini e ai cavalli; le giovenche non mangiano morbide erbe. Nessuna brezza ristora le piante e l'inattività appesantisce gli animali e i contadini:

le bestie dormono nelle selve ombrose, gli usignoli e i merli tacciono e soltanto le stridule cicale cantano; i contadini riposano con l'operosa famiglia presso la riva del fiume. Gli operai siedono e riposano all'ombra degli alberi.

Nelle fattorie anche le matrone riposano assieme alle figlie e a tutta la famiglia. Tuttavia la natura non sta in ozio: infatti nelle vigne maturano le uve.

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