Ingratitudine dei figli di Sofocle - VERSIONE latino e traduzione
Ingratitudine dei figli di Sofocle Autore: sconosciuto
Sophocles usque ad summam senectutem tregoeadias scripsit sed ingrati filii patrem contemnebant quia-sic dicitiabant- propter hoc studium rem familiarem neglebat....
Sofocle compose tragedie fino a fine vecchiaia, ma i figli (che erano) ingrati disprezzavano il padre perché così dicevano, per questa quest’attività trascurava il patrimonio familiare.
Pertanto lo chiamarono in giudizio, affinché dai giudici fosse dichiarato incapace e interdetto. Allora Sofocle, già vecchio, lui che era stato per tutta la sua vita considerato il migliore dai suoi concittadini, a causa dell’ingordigia dei figli, fu trasportato davanti ai giudici come un accusato qualsiasi.
Allora il vecchio poeta recitò ai giudici quella tragedia, che aveva nelle mani e che aveva appena finito di scrivere, “Edipo a Colono”, e chiese:
“Forse quest' opera, a vostro parere, è (per caso) opera di un insensato?”. I giudici dissero di no e ordinarono che Sofocle fosse liberato.
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