Ippolito respinge l'amore della matrigna Fedra

nova mente e nove discere

Hippolytus, puer rectus ac probus, filius erat Thesei et Hippolytae. Inter Olympi deos deasque Dianam maxime diligebat, quae (= che, nom....

Ippolito fanciullo retto e virtuoso era figlio di Teseo e di Ippolita. Tra gli dei dell'olimpo prediligeva di più Diana che era la dea degli accampamenti e della caccia.

Ippolito dunque cavalcava con grande perizia perseguitava (cacciava) le fiere nei boschi ma disdegnava le donne e le nozze.

Venere quindi adirata per la negligenza di Ippolito giura minacciosamente : "Il tuo animo inumano e superbo io punirò O ippolito. sconterai la pena della tua superbia e della tua negligenza" in seguito la dea (arsa) da fiamma di concubiscienza inizia ad amare il suo figliastro.

Ippolito con grande modestia e tenacia respinge la matrigna. Fedra sconvolta dai rifiuti del figliastro, non sostiene l'affronto e il male dell'animo ed escogita una pena tremenda

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