L'infanzia del poeta Orazio

Horatius in priore libro Satyrarum, quas Sermones nuncupavit, pueritiam et adulescentiam suam amico Maecenati narrat. ...cum enim non effugiebat quanto virtus superaret generis nobilitatem

Orazio, nel primo libro delle Satire, che lo chiamò Sermones, narra la sua infanzia e adolescenza all'amico Mecenate.

Dice di essere nato in un piccolo villaggio della Puglia, dove il padre, nato da liberto, possedeva un magro campicello. Tuttavia non gli rincrebbe di mandare il figlio presso la scuola del maestro Flavio, dove i figli dei centurioni di quel villaggio venivano educati ai primi rudimenti. Dopo osò portarlo con sé a Roma per essere ammaestrato in quelle arti che i cavalieri e i senatori insegnavano ai propri figli.

Qui, se qualcuno avesse visto la veste e i servi che accompagnavano il giovane Orazio, avrebbe creduto che fosse nato da nobile famiglia e avesse grandi spese. Lo stesso padre si offriva custode assai incorrotto e non si annoiava ad accompagnare dagli insegnanti il fanciullo.

Così lo conservò virtuoso/onesto e gli insegnò quelle arti che si addicono ad un fanciullo di buona famiglia. Il poeta non si provò mai fastidio di tale padre e mai si vergognò di avere avi illustri: infatti non gli sfuggiva quanto la sua virtù superasse anche la nobiltà di famiglia.

Testo latino completo

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