La colomba e la formica
Apud ripam stagni columba pennas lavat; at repente in aqua parvam ... columba avolat. Sic columba remuneratur, sic animae gratae remunerant.
Una colomba lava le penne presso la riva di uno stagno; ma improvvisamente nell'acqua scorge una piccola formica.
La formica, supplica lagnosa con le lacrime la colomba: "Salva la mia vita" dice "l'acqua mi sommerge di già". Allora la colomba è mossa da misericordia: stacca un filo d'erba e lo da alla formica, come se offrisse una zattera piccolissima.
La formica subito si trae d'impaccio e ringrazia molto la colomba; poi si rifugia tra le piante e le canne della riva. Ma un contadino, come scorge la colomba sulla riva, la sceglie come preda. Prepara pertanto le frecce, ma la riconoscente formica morde furtivamente il piede del contadino.
La freccia cade in terra, la colomba vola via. In tale maniera la colomba viene contraccambiata, e così gli animi riconoscenti contraccambiano.
Da altro libro (testo latino diverso)
Una colomba mentre lava le ali in una fossa vede nell'acqua della fossa una formica. la misera formica piange e alla colomba implora aiuto, allora la colomba offre l'erba alla bestiola e serve la formica. dopo, un agricoltore vede la colomba presso la sua fattoria e prepara la freccia, infatti vuole uccidere la colomba o donare la vita ai figli o alle figlie.
infatti l'agricoltore ha i figli e le figlie nella sua fattoria ma mentre l'agricoltore pensa, la cara formica si avvicina e morde l'agricoltore. L'agricoltore però per il dolore abbassa la freccia e la colomba vola via.
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