La conquista di Tiro - VERSIONE latino e traduzione

La conquista di Tiro
Autore: sconosciuto

Tyrus post longam obsidionem ab Alexandro capta est, urbs et vestutate originis et crebra fortunae varietate posteritatis memoria digna.

Condita est ab Agenore et diu non modo mare vicinum sed omnia maria, quocumque eius classes pervanerunt, in potestarem suam redegit. Colonias toto orbe terrarum Tyrii condiderunt: Carthaginem in Africa, in Boeotia Thebas, Gades in Hispania apud Oceanum.

Cum Macedones urbem intraverunt, pueri virginesque, misera turba supplicum, templadeorum complebant, viri autem in vestibulo suarum aedium stabant, parati ad iram regis et victorum saevitiam.

Multis tamen saluti fuerunt Sidonii milites, qui intra Macedonum praesidia erant. Nam, Cognationis cum Tyriis memores, multos cives clam protexerunt et ad sua navigia perduxerunt; mox incolumes Sidona transtulerunt.

(La citta di) Tiro dopo un assedio lungo fu presa da Alessandro (Tiro è) una città degna di memoria dei posteri sia per l'origine antica che per la diversa fortuna.

Fu fondata da Agenore e ebbe in suo potere non solo il vicino mare ma (ebbe in suo potere) tutti i mari dovunque arrivarono le loro flotte o. I Tiri fondarono colonie in tutto il mondo: Cartagine in Africa, Tebe in Beozia, Gade in Spagna presso l'oceano.

Quando i macedoni penetrarono nella città, i fanciulli e le fanciulle, povera folla di supplici, colmavano i templi degli dei, gli uomini invece erano davanti alla soglia dei templi, pronti all'ira del re e alla crudeltà dei vincitori.

A molti furono ) i milirati sidonii, che erano tra i presidi dei macedoni. Infatti, memori della contesa con i Tiri, protessero molti cittadini e li condussero alle loro navi, e subito incolumi andarono a Sidona.

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