La guerra di Troia Achille arbitro delle sorti

Agamemnon Briseidam, Brisae sacerdotis filiam, ex Moesia ...... pater et Troianorum rex, filii corpus aureo repensum accepit.

Agamennone rapì ad Achille, per la bellezza, Briseide, figlia del sacerdote Brise, catturata prigioniera in Mesia, nel tempo in cui consegnò Criseide a Crise, sacerdote di Apollo;

ragione per la quale Achille, acceso dall'ira, non si presentava al combattimento ma suonava con la cetra nella tenda Poiché gli Argivi erano stati messi in fuga da Ettore, Achille, rimproverato da Patroclo, diede a questo le sue armi. Patroclo, con le armi di Achille, mise in fuga i Troiani, e uccise Sarpedonte, figlio di Giove ed Europa.

Poi lo stesso Patroclo fu ucciso da Ettore, e le armi gli furono tolte. Quindi Achille si riappacificò con Agamennone, poi si presentò in battaglia contro Ettore con le armi che la madre Teti ottenne da Vulcano per il figlio.

Ettore, ucciso da Achille, fu attaccato ad un carro e portato intorno alle mura di Troia. Il vincitore non aveva consegnato il corpo di Ettore ai Troiani; poi Priamo, padre di Ettore e re dei Troiani, ricevette il corpo del figlio, riscattato con l'oro.

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