La parabola del seminatore
Sator seminabat semen suum. Et dum seminat semen cecidit secus viam et conculcatum est, et volucres caeli comederunt illud....
Un coltivatore seminava il suo seme. E mentre semina(va) il seme cadde lungo la via, fu calpestato e e gli uccelli del cielo lo divorarono.
Ed il seme cadde sopra una pietra ed inaridì perché non aveva umidità. Ed il seme cadde tra le spine e subito le spine lo soffocarono. Ed il seme cadde sopra una terra adatta e fece cento frutti. Poi i discepoli lo interrogavano su quella parabola. A questi Gesù disse: "Voi conoscerete i misteri del regno di dio, gli altri invece tramite le parabole. Tuttavia la parabola significa questo: il seme è la parola di Dio. Quelli che invece sono lungo la via sono quelli che ascoltano: poi venne il Diavolo e porta via la parola dal cuore di quelli e non saranno salvi.
Tuttavia qualcuno semina sopra una pietra: e (sono) quelli che quando l'ascolteranno, con gioia riconosceranno [lett. riconoscono] la parola; e quelli che non hanno radici [dativo di possesso], (sono) quelli che credono fino a quel momento e che durante il passare del tempo si allontanano dalle tentazioni.
Quello (Il seme) che invece cadde sulle spine: sono quelli che ascoltarono e sono soffocati dalle sollecitudini, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non producono frutto. Quello (il seme) che invece cadde sulla buona terra: sono quelli che in un cuore buono e ottimo, conservano il frutto e lo riproducono nella capacità di resistere.
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