La stoltezza di re Mida - Versione di latino dal libro Lingua magistra

La stoltezza di re Mida Versione di latino
LIBRO Lingua magistra

Quis fortunatior, at stultior quoque rege Mida fuit? Nam Mida avidissimus Phrygiae rex, a diis incredibilem facultatem obtinuit: quae tangebat, in aurum mutabat....

Chi fu più fortunato, ma anche più stolto del re Mida? Infatti Mida, avidissimo re della Frigia, ottenne dagli dei un'incredibile facoltà:

le cose che toccava, le trasformava in oro. Con questa lieta abilità, mutò molte cose in oro e grandi ricchezze furono accumulate da lui. Così confessava d'essere il più beato tra tutti. Ma che cosa capitò in poco tempo?

Cambiava in oro anche il cibo; con questa cosa non solo era privo di alimenti; ma ben presto perse e dimenticò la sua felicità. Ciò lo rese il più infelice di tutti. Allora desiderò ritornare all'antica condizione di vita e pregò gli dei: "Per quale calamità sono oppresso da voi? Vi esorto affinché mi liberiate da tale miseria.

Allora, con l'avvertimento degli dei, si lasciò cadere nel fiume Pattolo e si liberò da quella terribile abilità. Coloro che sempre si sforzano di chiedere le ricchezze, sono saccheggiati da strenue infelicità.

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