La storia di Enea - Il ritiro dei Greci nel racconto di Enea

In Aeneide, Vergilii poetae poemate, Aeneas, generis Romani progenitor, de Graecorum dolo et Troiae expugnatione Didoni reginae narrat. ... ut hostium discessum celebraret.

TESTO LATINO COMPLETO

Nell'Eneide, componimento di Virgilio, Enea, antenato (genus, generis) della stirpe dei Romani narra alla Regina Didone (de = circa, complemento di argomento) dell'inganno dei greci e dell'espugnazione di Troia.

Nel decimo anno, i Greci che avevano perso ogni speranza di prendere Troia con la forza, ricorsero ad un inganno, durante la notte che precedette l'incendio della città, per fingere la fine della guerra e la partenza per la patria, levano l'ancora con tutte le loro truppe e si nascondono intorno a Tenedo.

Prima, su consiglio di Ulisse, costruiscono un enorme cavallo di legno sul quale viene scritto: "I greci donano un cavallo a Minerva". Dopo rinchiudono segretamente Ulisse e pochi valorosi soldati nel cavallo che viene abbandonato sulla spiaggia di Troia.

E così una moltitudine di Troiani non vedendo più né gli accampamenti né le navi, sicura della fuga dei nemici, accorre gioiosa dalla città, esultando con grande soddisfazione la partenza dei nemici.

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