La storia di Mida
Cum Midas, Phrygiorum rex, in domo sua comiter Silenum, Bacchi comitem, excepisset, ... Pactolo lavari, ut funesto dono liberaretur. Quo ex tempore flumen aurum vehit.
Mida, re dei Frigi, avendo ospitato affabilmente nella propria dimora, Sileno, compagno di Bacco, la divinità, per ringraziarlo, gli permise benevolmente, di chiedere qualsiasi cosa desiderasse.
Quello, avidissimo di oro, desiderò che, qualsiasi cosa avesse toccato, sarebbe diventata oro. Ritornando a casa volle subito sperimentare come la divinità aveva soddisfatto la sua richiesta e toccò i ramoscelli di un albero, che subito divennero dorati.
Toccò poi un sasso e divenne d'oro. Anche le porte della dimora regale, che aveva aperto con la mano, si trasformarono in oro. Mida in verità gioì molto per un così grande dono, ma poi, volendo cenare, comprese quanto funesto fosse il dono che aveva chiesto; infatti il pane, l'acqua e tutte le altre vivande diventavano oro ed il re era consumato dalla fame e dalla sete.
Bacco, spossato dalle preghiere, gli ordinò di lavarsi le mani nel fiume Pattolo, per liberarsi dal dono funesto. Da quel momento il fiume trasporta oro. (By Maria D.)
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