La tirannide di Pisistrato e dei suoi figli

Pisistratus tyrannidem per dolum occupat. Quippe voluntariis verberibus domi affectus, laceratoque corpore, in publicum progreditur;...

Pisistrato occupò la tirannide con l’inganno. Avanzò in pubblico, indebolito dalle percosse volontarie in casa, e con il corpo martoriato; convocata l’assemblea, mostró le ferite al popolo: si lamentò della crudeltà dei principi, dai quali fingeva di averle patite.

Le lacrime si aggiunsero alle parole, e la folla ingenua fu infiammata dal discorso pieno d’odio. Affermò che era visto male dal Senato per l’amore verso la plebe; ottenne per la salvaguardia del suo corpo L’aiuto delle guardie; occupata, tramite questi, la tirannide, regnò per 33 anni. Dopo la sua morte Ipparco, Uno dei figli, stuprata una fanciulla con la forza, fu ucciso dal fratello della fanciulla.

L’altro, di nome ippia, occupando l’impero paterno, ordinò che fosse catturato l’assassino del fratello:

costui, essendo stato costretto Per mezzo di torture a designare quelli che erano a conoscenza dell’uccisione: partito in direzione dei persiani, si offrì a Dario, Che aveva preso su di sè la guerra con gli ateniesi, come condottiero contro la sua patria. (by Maria D.)

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