La vita morigerata degli antichi Romani

Maiorum nostrorum tempore domi militiaeque boni mores vigebant, magnat erat civium concordia, minima avaritia....

Al tempo dei nostri antenati, in guerra ed in pace, erano in vigore i buoni costumi, grande era la concordia dei cittadini, pochissima l'avidità.

Avevano potere il diritto e l'onestà non per le leggi, ma per disposizione naturale. I cittadini agitavano diverbi, rivalità e discordie contro i nemici, poiché i cittadini gareggiavano sulla virtù, curavano l'esercito, obbedivano al comando del senato, costruivano case umili, e templi degli dei sontuosi e magnifici.

Quando con queste arti, con l'audacia in guerra, era arrivata la pace, curavano la città con l'equità. I diritti erano solidi e sicuri: infatti durante la guerra spesso i soldati venivano puniti se avevano fatto un assalto contro i nemici senza il comando del console;

durante la pace i magistrati esercitavano il potere con benefici più che con il timore. Tutte queste azioni venivano condotte da tutti i cittadini per la gloria romana.

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