Le fatiche di Sisifo

Tradunt Sisyphum, Aeoli filium, regem crudelissimum fuisse: omnes enim advenae qui in regnum eius accedebant, statim ad mortem ducebantur....

Raccontando che Sisifo, Figlio di Eolo, fu un re assai crudele: infatti tutti gli stranieri che giungevano al suo regno, subito venivano condotti a morte.

Una volta il sommo Giove, poiché non poteva sopportare tanti crimini, mandò Plutone da Sisifo, che lo cinse con le catete per portalo negli Inferi.

Tuttavia Sisifo, che era anche molto furbo, poi fuggì e fece ritorno a Corinto, il suo regno. E là non potè rimanere a lungo, poiché fu ricondotto subito da Mercurio nel regno tenebroso per scontare un'eterna pena dei suoi crimini. Infatti egli con una grandissima fatica immane spinge un sasso fino alla cima del monte, poiché subito ricade nella valle allora Sisifo trasporta di nuovo in cima il pesantissimo peso, ma inutilmente. Per la qual cosa oggi uno sforzo inutile viene chiamato "lavori di Sisifo".

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