Le orecchie di Mida- Versione latino la lingua delle radici e lingua viva

Le orecchie di Mida
Versione di latino
Testo latinoLIBRO La lingua delle radici

Olim, ut fabulae narrant, Pan (nominativo singolare=Pan) pecudum deus, Apollinem ad musicum certamen provocavit....

Traduzione da libro delle radici

Un tempo, come narrano le favole, Pan dio del bestiame, provocò Apollo a una gara musicale.

Mida, re di Troia, fu chiamato per giudicare i rivali e attribuì la vittoria a Pan, ma incoraggiò l'ora e la vendetta di Apollo. Infatti Apollo fece crescere le orecchie di Mida in misura incredibile e in breve apparirono completamente somiglianti alle orecchie degli asini.

Mida, come era ovvio, si dolse impetuosamente. Subito studiò come nascondere il danno e si coprì il capo con una tiara purpurea: ma non molto dopo un servo notò il nuovo e sconosciuto mostro. Mida impose severamente il silenzio al servo. Il servo per paura di un castigo tacque per molto tempo ma tuttavia, agitato dalla voglia inestinguibile di parlare, scavò una fossa nella terra per sussurrarle dentro: "Il re Mida ha le orecchie d'asino!" Allora riempì la buca e si allontanò.

Ma poco dopo là crebbero delle canne tremanti e mosse dal vento fecero uscire la voce: "Il re Mida ha le orecchie d'asino!"

Traduzione dal libro lingua viva 1 pagina 272

Pan, dio dei boschi e dei pastori, aveva sfidato Apollo ad una gara musicale. Poichè Mida, re della Frigia, giudice della gara, assegnò la vittoria a Pan, provocò la collera e la vendetta di Apollo.

Apollo quindi fece crescere le orecchie di Mida le quali per un breve periodo furono simili alle orecchie degli asini. Mida era furibondo e immediatamente si coprì la testa con un copricapo rosso, ma un suo servo notò lo straordinario e vergognoso portento.

Mida impose al servo con grande severità il silenzio. Il servo, per paura del castigo, tacque; ma dopo qualche tempo, a causa di un inestinguibile desiderio di parlare, scavò una buca nella terra all’interno della quale sussurrò:

“Il re Mida ha le orecchie d’asino”. Dopo che aveva riempito la buca di terra se ne andò. Ma poco dopo dalla terra vennero fuori delle canne, le quali trasportate dal vento cantavano, : “il re Mida ha le orecchie d’asino”

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