Le ultime ore di Troia

Teucri dolosa verba Sinonis veridica putant et equum ligneum in oppidum ducunt, muros dividunt, portas aperiunt: mortifera machina feta...

I Troiani considerano le parole ingannatrici di Sinone veritiere e conducono in città il cavallo di legno, dividono le mura, aprono le porte: la macchina mortale piena di uomini armati scala le mura: i fanciulli e le fanciulle cantano i riti sacri e godono di toccare il cavallo.

Allora anche Cassandra, figlia di Priamo, predice gli avvenimenti futuri e la rovina di Troia, ma non è creduta.

Frattanto il cielo si cambia e sopraggiungono le tenebre e e avvolgono in una grande ombra la terra il cielo e gli inganni dei Greci. I Troiani stanno in silenzio per la città, un sonno profondo li invade. E subito Sinone furtivo allenta i blocchi del cavallo e fa respirare gli uomini Greci (restituisce gli uomini greci ai soffi d'aria). Tessandro, Stenelo, Neottolemo, Menelao e, tra gli altri, il feroce Ulisse escono dall'incavo di legno:

invadono la città sepolta dal sonno e dal vino, fanno cadere le sentinelle e aprono le porte ai compagni.

Versione tratta da Virgilio

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:49:09 - flow version _RPTC_G1.3