L'età dell'oro - versione latino

libro Nova Officina

Aurea aetate sine legibus, sponte sua, probitas et fides colebantur. Leges metusque aberant nec iudicium sententiae, poenas improbis statuentes, cum homines essent, sine iudicum sententiis, probi et tuti....

La bontà e l'onestà nell'età dell'oro venivano coltivate senza le leggii, ma spontaneamente, la bontà e l'onesta.

Non c'erano le leggi e il terrore né il giudizio di una sentenza, che stabilisse le pene ai disonesti, essendo gli uomini, senza un giudice per sentenza, onestii e tranquilli. Le navi non erano con i pini (avuti) dai monti, per scendere nelle liquide onde del mare, perché gli uomini vivevano felici nelle loro regioni.

Le mura delle città non venivano cinte con dei fossati profondi, non vi erano trombe belliche, né archi: conducevano una vita tranquilla senza l'uso dei soldati.

La regione spontaneamente offriva tutte le cose necessarie alla vita. Gli uomini mortali per cercare il cibo, coglievano frutti degli alberi e i frutti montani i frutti dei cornioli e le more fra gli irti rovi.

libro Contexere verba esercizi 1 Pag. 146 n. 32

Cum Saturnus mundum regebat, hominibus vita felix ac beata erat. Tum nondum erant diversa anni tempora, sed ver perennis felices terrae...

Quando Saturno sosteneva il mondo, gli uomini avevano una vita felice e beata (attenzione dativo di possesso).

Allora non vi erano differenti stagioni dell'anno, ma una perenne primavera rendeva gli abitanti felici della terra, i venti soffiavano miti e tutte le cose fiorivano, la terra inarata offriva volontariamente le segeti; i fiumi erano di latte e nettare, dagli alberi stillava biondo miele.

E non la forza delle tremende tempeste né il furore dei rapidi fiumi e non le fitte grandini e non gli atroci fulmini terrorizzavano gli uomini o devastavano campi e case.

Gli uomini onoravano la pietà e la giustizia, i loro animi non erano piegati né dalla discordia né dal desiderio di oro. Le orride armi, le stragi, le guerre erano ignorate: ovunque i popoli trascorrevano sicuri il beato ozio

Libro Vel pagina 18 numero 10

Saturnus in Latio regnum suum posuit et auream aetatem instituit. Prima aetas vere beata fuit: nam homines sine legibus ius servabant, iustitiam et concordiam colebant....

Saturno pose il suo regno nel Lazio e diede inizio all'età dell'oro. La prima età fu davvero fortunata: gli uomini infatti rispettavano la giustizia senza leggi, coltivavano l'onestà e la concordia.

Non c'erano pene né una folla supplichevole temeva lo sguardo del giudice: tutti erano protetti senza un difensore. Le navi non erano ancora scese tra le onde né i marinai percorrevano il mare: i mortali non avevano visto nessuna spiaggia, tranne la propria.

Le mura e i fossati non cingevano ancora le città, non c'erano trombe, elmi, spade: le popolazioni, sicure, trascorrevano piacevoli periodi di pace senza soldati. La terra, dispensata dai vomeri, produceva ogni cosa di propria iniziativa e gli uomini raccoglievano frutti e messi senza alcuna fatica.

C'era una primavera eterna: i placidi venti carezzavano i fiori nati senza seme, i fiumi trasportavano latte e nettare e dal verde leccio stillava biondi mieli.

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