Morte del Cesariano Curione


Curio caesaris legatus erat. Cum caesar cum pompeio pugnabat, Curio ...viri mei erunt". Itaque pugna non cessat ac mox vitam amittit.

Curione era un legato di Cesare. Quando Cesare combatteva con Pompeo, Curione ricevette molte truppe da Cesare. Quando giunse sull'isola di Utica subito scelse di attaccare battaglia con i nemici.

Infatti il legato di Cesare aveva molti e valorosi uomini, i nemici invece un piccolo numero d'uomini, la vittoria era dunque da lui ritenuta certa. Ma nel frattempo i nemici ricevevano aiuti dal re Giuba, amico di Pompeo, e così all'improvviso le truppe di Curione ignaro di cosa accadeva, vedono i cavalli e le insegne dei nemici per il campo, dapprima iniziano a scagliare dardi, poi con grande coraggio si dirigono verso i nemici:

combattevano con animo strenuo, ma l'esito era incerto, perché erano costretti ad abbandonare i posti sicuri dall'eccessivo numero dei nemici. Poi, dopo il cruento combattimento, fuggivano verso gli accampamenti, ma molti erano o feriti o uccisi dai dardi dei nemici.

Curione, quando vede la fuga dei suoi uomini, dice: "La mia vita non avrà onore, se arriverò vivo agli accampamenti ed i miei uomini non saranno con me". E così non smette di combattere e presto perde la vita.

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