Nefandezze dei tarquini

Nullus Romanorum rex animum asperiorem et acriorem  ... et plebs cunctam Tarquiniorum familiam ex urbe exegit.

Nessun re dei Romani dimostrò un'indole più violenta e più crudele o fu più intollerabile di Lucio Tarquinio.

Infatti Tarquinio, soprannominato Superbo dai Romani per la violentissima ferocia dei costumi, esercitò il potere in maniera molto efferata. Mostrò più arroganza nei confronti della plebe e meno rispetto nei confronti dei senatori rispetto ai precedenti re. Molto somigliante ad un tiranno, amministrava infatti lo Stato con grande superbia, o sbrigava le faccende più importanti da solo, non consultando mai il senato, molto spesso cacciava in esilio i più nobili tra i cittadini.

Né fu minore l'arroganza e la superbia dei figli del re. Infatti Sesto Tarquinio un giorno, a causa di un turpissimo e ignobilissimo desiderio, oltraggiò Lucrezia, moglie di Collatino.

La nobilissima e pudicissima donna, non sopportando un disonore tanto grande, si uccise con un pugnale. Allora, Collatino, assieme agli amici più fidati, mosse alla rivolta gli uomini più valorosi della plebe e la plebe cacciò dalla città tutta la famiglia dei Tarquini.

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