Orfeo ed Euridice
In historiis antiquis fabula narratur de Orpheo, poeta musico philosophoque, et de coniugium suum ...sponsam retinere temptat.
Nelle antiche storie viene narrata la favola su Orfeo, poeta, musicista e filosofo. Il poeta Orfeo con il suono della lira ammansiva anche le belve, muoveva perfino i massi.
Nel giorno delle nozze, la sposa di Orfeo, la bella Ninfa Euridice, veniva morsa da una vipera e perdeva la vita: lasciava con molte lacrime il caro marito e scendeva agli inferi, il domicilio dei Morti. Orfeo piangeva a lungo, rifiutava il cibo, vagava afflitto per i boschi.
Infine, poiché desiderava recuperare la sposa, scendeva agli Inferi e si avvicinava al trono di Proserpina, regina degli Inferi. Orfeo suonava soavemente la lira ed a causa della melodia accorrevano le ombre dei morti. E così Proserpina commuoveva l'animo di Proserpina ed i desideri del poeta venivano esauditi dalla dea. Euridice veniva restituita ad Orfeo, ma, come Proserpina aveva comandato, l'uomo non doveva (lett. presente "deve") rivolgere gli occhi verso la sposa.
Ma Orfeo, per la contentezza, non osserva(va) gli ordini di Proserpina, ed incautamente volge(va) (lett. pres. ) gli occhi: subito Euridice svaniva (lett. pres. ) nell'aria, dagli occhi del marito ed il povero Orfeo tenta(va) invano di trattenere la sposa.
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