Publilio Siro
Romanorum copiae in Asia decertant, saepe vincunt atque multam praedam in italiam deportant....
Le truppe dei Romani combattono in’Asia, spesso vincono e portano in Italia un grande bottino di guerra.
Catturano nemici incalcolabili e li trascinano a Roma: così i Romani hanno innumerevoli schiavi (ai romani sono innumerevoli servi = dativo di possesso). Tra questi c’è Publilio: Publilio è Antiocheno, per questo, viene chiamato dai Romani “Siro”. Publilio è un poeta, scrive massime ironiche e amabili commedie.
Il padrone elogia la saggezza e il talento dello schiavo e desidera onorarlo: e così lo libera. Publilio, prima un servo, è ora un liberto.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?