Spartani eroici
Ab antiquis scriptoribus saepe nobiles Lacedaemoniorum civium sententiae memorantur...vestrae urbis viros, male! (da Valerio Massimo)
Dagli antichi scrittori spesso vengono ricordate le massime dei nobili cittadini spartani.
Un soldato spartano mentre scende(va) [lett. presente: "scende"] claudicante alla battaglia viene schernito per l'eccessiva temerarietàma il forte uomo risponde: "Certamente io sono uno zoppo, ma il mio compito ed il mio proposito non è fuggire, ma combattere!" Mentre era imminente la guerra con i persiani nello stretto delle Termopili un soldato spartano dice(va) (lett. presente "dice") "I persiani oggi oscureranno il sole con le frecce" un altro spartano risponde(va) con nobile animo:
"allora noi combatteremo nell'ombra!" Non ometto un'altro esempio di virtù spartana: quando un'ospite ostentava ad un uomo spartano le mura alte e vaste della (sua) patria, lo spartano dice(va) (lett. "dice") "se dovete difendere le vostre mogli, (sott. avete fatto)
bene, se invece (dovete difendere) gli uomini della vostra città, (sottinteso: avete fatto) male.
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