Tarquinio il Superbo e i libri Sibillini

Iuvat me de libris Sibyllinis fabulam referre. Anus hospita atque incognita ad Tarquinium Superbum regem adiit, novem libros ferens, quos dicebat velle venumdare....

Mi diletta riferire la leggenda a proposito dei libri Sibillini. Una vecchia straniera e sconosciuta si accostò a Tarquinio il Superbo, portando nove libri, che diceva voleva mettere in vendita.

Tarquinio ne chiese il prezzo. La donna non si vergognò di chiedere (pudet impersonale: accusativo della persona che si vergogna, quindi mulierem è all'accusativo) un prezzo eccessivo e smisurato. In egual misura il re, come se la vecchia fosse impazzita per l'età, non si vergognò di ridere.

Allora quella [li] pose davanti ad un braciere con il fuoco, e bruciò tre libri fra i nove e chiese al re se [volesse] comprare i rimanenti allo stesso prezzo. Ma Tarquinio rise molto di più e disse che la vecchia di certo delirava. La donna nella stessa posizione subito bruciò altri tre libri e chiese tranquillamente per la seconda volta questo stesso [prezzo] per comprare i restanti tre a quello stesso prezzo.

Allora a Tarquinio (aliquem fugit = sfugge a qualcuno) non sfuggì che quella vecchia aveva parlato seriamente. Il re divenuto con pensiero più attento, infine acquistò i tre libri rimanenti. I tre libri, riposti nel sacrario, furono chiamati "Sibillini".
(By Vogue)

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