Trionfo di un generale vittorioso

Imperator, post longam victoriarum seriem, in patriam revertit et magnificum triumphum in Urbe egit....

L'imperatore dopo una serie di grandi vittorie, ritornò in patria e conseguì a Roma un magnifico trionfo.

Infatti il senato aveva stabilito una solenne preghiera di ringraziamento e sacrifici volitivi di molti giorni per tutte le imprese. Il primo giorno, circa alle ore tre, ci fu l'inizio della processione trionfale. Davanti a tutto procedevano bestie di ogni genere, elefanti di straordinaria grandezza, leoni di aspetto spaventoso, orsi e tigri terribili, molti cammelli carichi con una grane quantità d'oro e d'argento.

Dopo le fiere i muli trascinavano un enorme carro e sul carro stava ritto il re sconfitto, legato con catene di ferro, con il volto abbassato, con la moglie ed i suoi figli. Per ultima procedeva la moltitudine infinita di schiavi, senza armi, a passo lento, con il volto afflitto, dalla mattina fino al tramonto del sole.

I sacerdoti trascorsero il giorno successivo con sacrifici e suppliche e le matrone deposero i loro gioielli davanti agli altari dei numi. Il terzo giorno i gladiatori combatterono nel circo ed il quarto giorno, l'imperatore vincitore tra gli applausi ed i gridi di acclamazione andò nelle vie su un carro d'avorio.

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