Un agricoltore inesperto e avventato

Homo Tracus, ruris colendi insolens, cum in terras cultiores, humanioris vitae cupidine commigrasset, fundum mercatus est oleis atque vitibus consitum....

Un uomo Tracio, non avvezzo a lavorare il podere, quando si trasferì in terre più coltivabili con la voglia di una vita più umana, acquistò un podere e lo seminò con olivi e viti.

Quello, non sapendo niente a proposito della coltivazione della vite e dell'albero (di ulivo), vede per caso un vicino che tagliava i rovi apparsi in lungo e in largo, che puliva i frassini al vertice più alto, che strappava i germogli delle viti e dalle radici dei tronchi sopra la terra sparpagliata, che riduceva i germogli sugli alberi da frutto, che tagliava i ramoscelli alti e dritti sugli olivi, gli andò vicino e gli chiese perché facesse tanta strage di legna e di fronde.

E il vicino rispose così: "Perché il campo risulti pulito e puro, e i suoi alberi e le sue viti (risultino) più produttivi". Egli si allontanò dal vicino ringraziando e lieto come se impadronito della scienza della coltivazione.

Poi prende la falce e la scure dopo di che l' uomo infelicemente inesperto recide tutte le sue viti e gli olivi e e recide i rami degli alberi rigogliosissimi e assai ombrosi e i tralci delle viti, sradica i frutteti che danno frutti insieme ai rovi e ai mori per purificare il campo

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:24:21 - flow version _RPTC_G1.3