Un cane di nobile razza

Rex Illirici Alexandro Magno canem inusitatae magnitudinis donavit. Cum Alexandro, doni pulchritudinem exsultante, rem feram canis indolem laudabat....

Il re dell'Illirico donò ad Alessandro un cane d'insolita grandezza. Da che Alessandro, esultante per la bellezza del dono, lodava la natura fiera del cane.

Allora il re dei Macedoni, desiderando mettere alla prova le parole dell'ospite, fece uscire dai recinti i cervi ed i daini e li lasciò davanti al cane. Il cane però, vide gli animali tanto piccoli, ma non allettato affatto dalla preda, restò fermo. Alessandro mosso dall'ira per così tanta pigrizia, subito con la spada uccise il cane. Allora il re dell'Illirico, quando seppe il fatto, inviò un altro cane in dono ad Alessandro.

Poi ammonì Alessandro sulle prede (da dare) poiché aveva dato a quel cane (prede adatte) ad un altro cane. Così quando Alessandro fece avanzare un grande leone, Il cane mordendo con forza il collo del leone, lo uccise ferocemente.

Dunque Alessandro con grande stupore vide il cane che stringeva con i denti il collo del leone fino alla sua morte. Infine Alessandro capì la vera indole del cane, vedendo il corpo del leone dilaniato ed in questo modo riconobbe la grandezza del dono ricevuto.

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