Un confronto tra dei

Quis ignorat quae fuerit mira contentio inter Iovem et Apollinem, qui contendebant uter iaculum vel sagittam longius mittere valeret? ...Apollo, Mercurius, miratus quae esset Iovis praestantia, victoriam ei tribuit.

TESTO LATINO COMPLETO

Chi non conosce quale sia stata la straordinaria contesa tra Giove ed Apollo, che gareggiavano su chi dei due fosse riuscito a scagliare il giavellotto o la saetta più lontano?

Tutte le divinità erano giunte per vedere quale braccio dei due risultasse più forte. Mercurio, che era arbitro della gara, potendo condizionare le sorti nell'elmo nello stabilire chi fra i due avesse scagliato per primo l'arma da getto, la sorte toccò per prima ad Apollo.

Avendo teso l'arco, lanciò la saetta fino al giardino delle Esperidi, che gli antichi consideravano la fine dell'universo. Ma Giove, avendo saputo quale confine avesse toccato la saetta di Apollo, rise e con un sol balzo portò a termine lo stesso percorso, che aveva compiuto precedentemente la saetta.

Poi rivolgendosi all'avversario, disse: "Ora cosa farò o per meglio dire quale confine toccherò? Indicami in quale punto lancerò la saetta". Apollo non avendo risposto nulla, Mercurio, chiedendosi con stupore, quale fosse la prestanza di Giove, gli attribuì la vittoria. (by Maria D.)

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