Un insolito salvataggio in mare

Sed novum et pium et mirum facinus de Arione narrant: delfphinum repente inter undas adnavisse et homini fluitanti sese subdidisse, super...

Ma su Arione narrano un fatto nuovo, miracoloso e prodigioso: che  un delfino improvvisamente arrivò per mare fra le onde, e (raccontano che) si pose sotto all'uomo che galleggiava e che lo trasportò a cavalcioni sopra i flutti e che lo portò incolume (letteralmente con il corpo incolume) al Tanaro in terra Laconica.

Allora Arione da quel luogo si diresse direttamente a Corinto e (raccontano) che si presentò, tale e quale era stato trasportato dal delfino, al cospetto del re Periandro e che gli raccontò ogni cosa. I marinai furono indagati e (questi)

dissero con inganno che Arione quando era ancora in Itialia (lett. Terra d'Italia) e che la stava bene e che prosperava tra gli impegni delle città e che era ricco, in grande opulenza e fortunato. Allora Arione spuntò sala nel mezzo di queste loro parole con la cedra e con gli indumenti con i quali si era lanciato in mare. I marinai furono dimostrati colpevoli e messi in catene.

A Lesbo e a Corinto raccontano questa favola e che a riprova della favola ci sono al Tenaro le statue di bronzo di bronzo dell'uomo e del delfino

Devi sapere che:

1. Facinus, facinoris è un sostantivo neutro all'accusativo singolare e per questo gli aggettivi collegati li trovi all'accusativo.

2. De + ablativo è complemento di argomento

3. Narrant regge tutti gli infiniti che seguono (narrano che.... + infinito e accusativo) = verbi narrandi

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